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Scienza e Lavoro. Ricerca, cultura ed economia sono i nuovi obiettivi!

Un format tutto rinnovato per Scienza e Lavoro. Protagonisti restano la scienza e i suoi rappresentanti, gli influssi della politica non saranno certamente trascurati ma i punti focali, il passo avanti rispetto alla trascorsa edizione, sarà l'attenzione per la ricerca, unico volano di sviluppo, la cultura, strumento primario per la crescita della società e l'economia, unico mezzo per la crescita! Si parte subito con proposte concrete per la risoluzione dei grandi problemi ambientali che rischiano di distruggere l'umanità. Ad esempio, cosa si può fare per Aversa e Napoli? Applicare batteri che mangino radionuclidi, accelerino il decadimento delle radiazioni e mangino i metalli pesanti. E' la proposta con cui, tra l'altro, i due scienziati ospiti della puntata hanno vinto recentemente un premio internazionale. Il ricordo particolare è stato per Mauro Botarelli e per la sua “eredità”: l'auricoloterapia. Quanto alla scienza “applicata” all'imprenditoria, Franco Lattanzi ha precisato come e quanto lui stesso, nella sua veste di imprenditore in diversi settori sia aperto all'innovazione e alla ricerca. Non poteva certamente mancare Leonardo Da Vinci! Che ne sarebbe stato di lui nel panorama italiano oggi? In realtà hanno tentato di farlo uscire dall'Italia anche all'epoca della sua attività ma oggi sembra quasi che in Italia ci sia la tendenza a far scappare, volontariamente, tutte quelle menti “superiori”, imprenditori compresi, che invece sono il perno vero intorno al quale ruota la rinascita del Paese.

La prima puntata: Scienza e lavoro secondo due scienziati "Made in Italy": Piero Quercia biologo e Giuseppe Quartieri fisico. E' intervenuto anche Franco Lattanzi, editore della trasmissione, nella sua veste di imprenditore.

Puntata, del 4 ottobre 2013
Conduce Diego Righini

 

IMPOTENZA LAVORATIVA E DECRESCITA

Puntata, del 11 ottobre 2013
Conduce Diego Righini

 

Italcaccia. E' tempo di rinnovamento e rilancio per il mondo venatorio.

La Corte di Strasburgo ha emanato una sentenza in cui ratifica, senza lasciare spazio ad interpretazione, che la caccia non è un hobby fine a se stesso perché il cacciatore è la sentinella dell'ambiente e la sua attività, pertanto, ha una forte valenza sociale. Tanto più che in Italia il mondo venatorio rappresenta 2,5 miliardi di euro sul PIL, cifra decisamente non trascurabile. Quanto alla politica e alle altre associazioni venatorie che tutelano quasi esclusivamente i propri dirigenti, l'Avv. Romano Bianchi, Vicepresidente di Italcaccia, ha chiarito che Italcaccia tutela ciascun associato e ha ribadito che all'interno del mondo venatorio è tempo che la classe dirigenziale si rinnovi con idee nuove idee e sostituisca quella di oggi, composta da rappresentanti che tengono in conto i propri interessi personali senza agire nell'interesse della collettività. Le ATC, Aree territoriali protette istituite con la L. 157/92, sono zone specifiche territoriali nelle quali si esercita la caccia osservando dei limiti di tutela del patrimonio ben precisi. Sono gestire da Associazioni privatistiche con personalità pubblica e Bianchi chiederà da chi sono gestite e con quali risultati!

Il Pettine Puntata, del 7 ottobre 2013
Conduce Costante Paoluzzi