Il corpo esile dei nostri bambini è come il bel virgulto, il bocciolo ancora chiuso, il verde ramoscello d'una rosa. Si appresta a divenire, proteso in avanti come farebbe una foglia orientata verso il Sole. i versi di Michele Calandriello composti fra gli 8-9 anni sono proprio questo prezioso tentativo di rompere il guscio d'una memoria secolare ed uscire allo scoperto, di vedere la Luce ed irraggiarsi di Bellezza. La coscienza ci precorre nel suo sentire, conosce alla perfezione il volo folle del nostro spirito libero, ci precede nella Profezia; ed a noi non spetta altro che metterci in coda, attendere i Segni e le avvisaglie, raccogliere i frutti dei suoi molti prodigi. il sorriso di un bambino è la prova testimoniale di questo atteso miracolo. e vista in questa ottica umana e spirituale la scrittura è un luogo di vera Salvezza e Speranza, fuori dagli anni, dal tempo e dall'età.

Poeti e Poesia, Puntata del 23 dicembre 2014