Valeria Gucciardo canta "I knew I loved you" di Céline Dion
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15. ottobre 2013 11:00
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Marina
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Cultura . Politica
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Soltanto l’11% dei cittadini italiani nutre ancora fiducia nei confronti della politica e dei partiti. Gli italiani credono addirittura più alle banche che alla politica. Questi i dati che Rodolfo De Benedictiis pone alla base della Sua valutazione quale sintomo del totale fallimento di un'intera classe politica che non è riuscita a traghettare il paese verso la crescita. Oggi, e tanto più a ridosso dell’approvazione della Legge di stabilità, c’è bisogno di un Governo forte e capace di prendere decisioni e posizioni anche nell’ambito della Comunità europea perché l’Italia ha gli strumenti per superare la crisi ma continua a restare indietro a causa di politiche economiche scorrette. La disoccupazione giovanile al 40%, ad esempio, e è un problema che colpisce tutta la società. I giovani cittadini italiani sembrano essere cittadini “di serie C” e, esclusi dalla politica e dal mercato, non possono contribuire alla vitalità del paese. Il futuro? Per De Benedictiis, la pressione fiscale non può più essere alzata quindi per risollevarsi è necessario rendere più economicamente sostenibile ed efficiente la macchina dello stato. La legge elettorale dovrebbe essere base proporzionale con soglia di sbarramento e premio di maggioranza. Ciò che è fondamentale, in ogni caso, è oltrepassare le questioni legate ai personaggi e iniziare a costruire di partiti funzionali ed adeguati alla crescita del Paese. Quanto alla RAI, l’ingerenza politica è quasi insensibile ma la TV pubblica deve migliorare ed essere in grado di rappresentare tutte le realtà del Paese.
L'On.le Rodolfo de Laurentiis è Avvocato e politico italiano, oggi membro del Consiglio d'Amministrazione RAI
Puntata, del 14 ottobre 2013
Conduce Costante Paoluzzi
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Un format tutto rinnovato per Scienza e Lavoro. Protagonisti restano la scienza e i suoi rappresentanti, gli influssi della politica non saranno certamente trascurati ma i punti focali, il passo avanti rispetto alla trascorsa edizione, sarà l'attenzione per la ricerca, unico volano di sviluppo, la cultura, strumento primario per la crescita della società e l'economia, unico mezzo per la crescita! Si parte subito con proposte concrete per la risoluzione dei grandi problemi ambientali che rischiano di distruggere l'umanità. Ad esempio, cosa si può fare per Aversa e Napoli? Applicare batteri che mangino radionuclidi, accelerino il decadimento delle radiazioni e mangino i metalli pesanti. E' la proposta con cui, tra l'altro, i due scienziati ospiti della puntata hanno vinto recentemente un premio internazionale. Il ricordo particolare è stato per Mauro Botarelli e per la sua “eredità”: l'auricoloterapia. Quanto alla scienza “applicata” all'imprenditoria, Franco Lattanzi ha precisato come e quanto lui stesso, nella sua veste di imprenditore in diversi settori sia aperto all'innovazione e alla ricerca. Non poteva certamente mancare Leonardo Da Vinci! Che ne sarebbe stato di lui nel panorama italiano oggi? In realtà hanno tentato di farlo uscire dall'Italia anche all'epoca della sua attività ma oggi sembra quasi che in Italia ci sia la tendenza a far scappare, volontariamente, tutte quelle menti “superiori”, imprenditori compresi, che invece sono il perno vero intorno al quale ruota la rinascita del Paese.
La prima puntata: Scienza e lavoro secondo due scienziati "Made in Italy": Piero Quercia biologo e Giuseppe Quartieri fisico. E' intervenuto anche Franco Lattanzi, editore della trasmissione, nella sua veste di imprenditore.
Puntata, del 4 ottobre 2013
Conduce Diego Righini
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