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La caccia è una passione che richiede una partecipazione intensa.

L'Onorevole Mario Gargano, Presidente dell'Associazione Nazionale della Caccia, Italcaccia, descrive con questi termini ciò che sono i cacciatori oggi e come deve cambiare il concetto di cacciatore comune della società. Il mondo venatorio, infatti, si è notevolmente trasformato dall'epoca in cui era settore legato allo sport ed inserito nella Federazione sportiva con il nome di Federcacciatori. In merito al caso, recentissimo, del Parco di Veio, che è stato immediatamente associato a tutti i cacciatori e al mondo venatorio, il Presidente Gargano ha precisato che si tratta di un caso, appunto, e che per ottenere la licenza di caccia oggi bisogna avere dei requisiti indispensabili che l'Associazione controlla e verifica e che vanno dalla necessità dell'assenza di carichi penali pendenti finanche all'età (oltre gli 80 anni c'è bisogno di un'autorizzazione speciale, ad esempio). Quanto alla crisi, Gargano rileva che i cacciatori, se formalmente inseriti nel contesto delle politiche economiche, potrebbero svolgere il loro ruolo all'interno del processo produttivo: tutela della fauna e riqualificazione della natura.

Il Pettine Puntata, del 21 ottobre 2013
Conduce Costante Paoluzzi

Silvano Moffa: non colomba ma aquila che “vola alto e ha lo sguardo lungo”.

In base alla sua esperienza di politico impegnato all'interno delle istituzioni centrale e territoriali, dichiara senza esitazione che per rinascere occorre che, da un lato, le Istituzioni si rinnovino e, dall'altro, che la cultura sociale recuperi il senso della politica. E' tempo, in sostanza, del recupero e del rilancio delle eccellenze ma, per farlo, è necessario che la burocrazia, oggi, bloccata in un sistema arcaico, sia semplificata. Cosa dire in merito a Monti, alla sua nuova lista civica e all'esperienza del Governo tecnico? Vero che la politica ha bisogno di professionalità ma con Monti abbiamo semplicemente assistito ad una confusione di ruoli: il tecnico è diventato politico mentre al tecnico la politica dovrebbe rivolgersi solo per questioni strettamente legate alle competenze di natura professionale. Sul sistema del Governo che ultimamente va definendosi nella direzione del “neocentrismo” mentre i partiti vanno quasi "scomparendo", il Presidente ritiene che non sia la strada giusta, perché tanto i cittadini, quanto le democrazie più sviluppate oggi sono concentrati sul bipolarismo. Quanto alle “scelte da colomba” che spesso gli viene rimproverato, così come anche a Gianfranco Fini, Moffa è incisivo e perentorio: si tratta di scelte fondate sui contenuti e in ogni caso non colomba ma aquila che “vola alto e ha lo sguardo lungo”.

L'on. Silvano Moffa è Presidente della XI Commissione Lavoro Pubblico della Camera dei Deputati e Presidente di Azione Popolare.

Puntata, del 21 ottobre 2013
Conduce Costante Paoluzzi

De Benedictiis, abbiamo bisogno di partiti funzionali ed adeguati alla crescita del Paese

Soltanto l’11% dei cittadini italiani nutre ancora fiducia nei confronti della politica e dei partiti. Gli italiani credono addirittura più alle banche che alla politica. Questi i dati che Rodolfo De Benedictiis pone alla base della Sua valutazione quale sintomo del totale fallimento di un'intera classe politica che non è riuscita a traghettare il paese verso la crescita. Oggi, e tanto più a ridosso dell’approvazione della Legge di stabilità, c’è bisogno di un Governo forte e capace di prendere decisioni e posizioni anche nell’ambito della Comunità europea perché l’Italia ha gli strumenti per superare la crisi ma continua a restare indietro a causa di politiche economiche scorrette. La disoccupazione giovanile al 40%, ad esempio, e è un problema che colpisce tutta la società. I giovani cittadini italiani sembrano essere cittadini “di serie C” e, esclusi dalla politica e dal mercato, non possono contribuire alla vitalità del paese. Il futuro? Per De Benedictiis, la pressione fiscale non può più essere alzata quindi per risollevarsi è necessario rendere più economicamente sostenibile ed efficiente la macchina dello stato. La legge elettorale dovrebbe essere base proporzionale con soglia di sbarramento e premio di maggioranza. Ciò che è fondamentale, in ogni caso, è oltrepassare le questioni legate ai personaggi e iniziare a costruire di partiti funzionali ed adeguati alla crescita del Paese. Quanto alla RAI, l’ingerenza politica è quasi insensibile ma la TV pubblica deve migliorare ed essere in grado di rappresentare tutte le realtà del Paese.

L'On.le Rodolfo de Laurentiis è Avvocato e politico italiano, oggi membro del Consiglio d'Amministrazione RAI

Puntata, del 14 ottobre 2013
Conduce Costante Paoluzzi