Soltanto l’11% dei cittadini italiani nutre ancora fiducia nei confronti della politica e dei partiti. Gli italiani credono addirittura più alle banche che alla politica. Questi i dati che Rodolfo De Benedictiis pone alla base della Sua valutazione quale sintomo del totale fallimento di un'intera classe politica che non è riuscita a traghettare il paese verso la crescita. Oggi, e tanto più a ridosso dell’approvazione della Legge di stabilità, c’è bisogno di un Governo forte e capace di prendere decisioni e posizioni anche nell’ambito della Comunità europea perché l’Italia ha gli strumenti per superare la crisi ma continua a restare indietro a causa di politiche economiche scorrette. La disoccupazione giovanile al 40%, ad esempio, e è un problema che colpisce tutta la società. I giovani cittadini italiani sembrano essere cittadini “di serie C” e, esclusi dalla politica e dal mercato, non possono contribuire alla vitalità del paese. Il futuro? Per De Benedictiis, la pressione fiscale non può più essere alzata quindi per risollevarsi è necessario rendere più economicamente sostenibile ed efficiente la macchina dello stato. La legge elettorale dovrebbe essere base proporzionale con soglia di sbarramento e premio di maggioranza. Ciò che è fondamentale, in ogni caso, è oltrepassare le questioni legate ai personaggi e iniziare a costruire di partiti funzionali ed adeguati alla crescita del Paese. Quanto alla RAI, l’ingerenza politica è quasi insensibile ma la TV pubblica deve migliorare ed essere in grado di rappresentare tutte le realtà del Paese.

L'On.le Rodolfo de Laurentiis è Avvocato e politico italiano, oggi membro del Consiglio d'Amministrazione RAI

Puntata, del 14 ottobre 2013
Conduce Costante Paoluzzi

Erasmo Cinque, imprenditore, Franco Baldo Chiocci, giornalista inviato de "Il Giornale", Antonio De Pascali, scrittore e autore di "Donna Assunta Almirante, la mia vita con Giorgio" e Giuseppe Sanzotta, opinionista e conduttore della trasmissione discutono dell'attualità politica italiana dove emerge chiaramente che senza le necessarie riforme e il superamento del legame ai partiti e ai personaggi, l'Italia potrebbe non avere speranze.

Il Prof. Fernando Aiuti segnala la mancanza di una politica "corretta" che metta in pratica tutte le buone parole che i politici spendono quotidianamente. Secondo Aiuti, infatti, servono cambiamenti radicali che anzitutto colmino l'enorme gap fra il sistema sanità nel nord e quello nel sud. E' tempo, inoltre, che ritorni la meritocrazia nella selezione degli individui posti ai vertici del SSN perché in questo momento la sanità è troppo politicizzata. A Roma, l'amministrazione Alemanno è stata totalmente bloccata dall'oppositività e dall'ostruzionismo della sinistra che oggi, al Governo della città, è messa alla prova e a breve si potrà verificare quanto saprà fare per Roma. In merito alle sue competenze di medico, il Prof. Aiuti invita a valutare molto bene gli incidenti della sanità: non è sempre colpa del medico perché il risultato dell'operazione, deve essere ponderato in base alle condizioni generali del paziente. La lezione di oggi è sull'orticaria. Il Prof. Aiuti dimostra che sono molte le cause scatenanti e diversi i metodi di cura. La diagnosi è difficile ma nel 40% dei casi potrebbe trattarsi di un problema psichico!

Puntata, del 24 settembre 2013
Conduce Costante Paoluzzi