Il fisco: è davvero strumento di uno stato usuraio? E' di questo, fondamentalmente, che si vuole parlare nella puntata di Scienza e Lavoro intitolata, appunto, "TAR-TASSATI". 

Mentre si parla di "fisco amico" la realtà, quella dei cittadini comuni, dei divorziati, le persone anziane, la fasce deboli, parla di cartelle Equitalia che ormai i cittadini non possono più pagare. Così nasce il grande dilemma: lo stato tenta di recuperare poche migliaia di euro da tali, quasi irrilevanti fenomeni, senza andare ad incidere sulla grande evasione che, invece, parla di cifre ben più significative. A questo, poi, è necessario aggiungere quanto arrivare a costare un semplice cartella esattoriale perché anche la difesa ha il suo costo. Un costo che si compone della spesa di un professionista in grado di gestire la difesa e, dall'altro gli interessi che aumentano nel periodo successivo alla scadenza per il pagamento della cartella. Ma il problema fisco non colpisce soltanto i cittadini (che pochi anni fa sarebbero stati inquadrati fra i lavoratori ma che, oggi, sono per lo più disoccupati!) perché non risparmia neanche le fasce imprenditoriali. Ed in questo caso lo fa in una doppia direzione. Da un lato c'è l'eccesso di tassazione, che è l'aspetto diretto, e, dall'altro, c'è la mancanza di una regolamentazione certa, precisa e dettagliata sia nei termini del rapporto con il fisco sia per quanto riguarda le caratteristiche del rapporto di lavoro con i lavoratori. Sono pratiche, queste, che alla fine dissuadono dal fare impresa. Questo è quanto testimonia l'editore di Scienza e Lavoro Franco Lattanzi, che racconta la realtà imprenditoriale con esempi personali e con paragoni con le facilitazioni all'impresa che sono messe in atto in altri Paesi.

Scienza e Lavoro. Puntata del 12 maggio 2014

Conduce:
Diego Righini, Politologo

Ospiti in studio:
Dott. Fabio Picciolini, Presidente di Consumers' Forum
Franco Lattanzi, Imprenditore ed Editore di "Scienza e Lavoro"
Dott. Luca Muzzioli, Commercialista e Consulente fiscale

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Partendo dal presupposto per cui il Lavoro dipende dalla politica e dall'economia ma, ahinoi, viviamo in una realtà in cui il governo, con le larghe intese, sembra non dover e voler rispondere in merito alle proprie azioni né mette in campo serie e reali politiche economiche limitandosi a concentrare le strategie per il rilancio sul fisco, ossia, sull'aumento delle tasse, Dario De Buono, conduttore della puntata odierna, ha invitato a parlare i rappresentanti di alcune delle associazioni di categoria. Per Confipe, è intervenuto Davide Cialfi e ha presentato la Confederazione di Parrucchieri ed Estetiste quale rappresentanza di una categoria che non può essere associata alle altre in quanto, appunto, diversa. C'era anche Francesco La Sorsa, di Federpanificatori, il quale ha sottolineato il "potere" dell'Associazione all'interno dei tavoli di concertazione, seppur fuori dal CNEL. Manetti, Presidente di una neonata associazione di categoria per le aziende del terzo settore, sostiene che il loro senso è quello di partecipare al superamento delle logiche della contrapposizione fra datore del lavoro e lavoratore, che sono quelle del sindacalismo, fondamentalmente, per dare spazio e investire sul c.d. partenariato sociale.

Ospiti della puntata:
Francesco La Sorsa, Pres. Federpanificatori
Pres. Manetti, nuova associazione di categoria per le imprese del terzo settore
Davide Cialfi, rappresentante Confipe

Conduce: Dario Del Buono

Scienza e Lavoro Puntata, del 29 novembre 2013

L'On.le Benvenuto sostiene, nel suo intervento, che l'Italia è totalmente bloccata nella sua ripresa economica dal vincolo di bilancio imposto dall'Europa e un ulteriore limite è costituito dalla impossibilità di attuare politiche fiscali ed economiche che rendano competitive le imprese italiane. In merito al Congresso del PD, Benvenuto precisa che un rinnovamento autentico è necessario ma deve fondarsi sulla creazione di una squadra e che questa sia in grado di proporsi con idee e progetti realmente nuovi. Quanto invece all'attuale posizione dei sindacati, ritiene che la loro "crisi" sia il frutto dell'incapacità di restare compatti e coesi anche nello scontro sulle idee con la conseguenza che, pur essendo in grado di fornire ottimi servizi, sono deboli politicamente. In ogni caso, oggi la politica adesso dovrebbe sollecitare le potenzialità dei cittadini perché gli italiani hanno tutte le capacità per risollevarsi nei momenti di difficoltà.

Puntata, del 16 settembre 2013
Conduce Costante Paoluzzi